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Incontro con G.

<<Ciao Giovanni, buon compleanno!>>
<<Ciao…grazie mille ma…chi sei?>>
<<Mi chiamo Giovanni proprio come te, piacere di conoscerti>>
<<E che ci fai qui? Se ti vede la mia mamma o il mio babbo verrai sgridato>>
<<Stai tranquillo…Sono qui per raccontarti una storia… la mia storia…la nostra storia…se loro dovessero vedermi, capiranno>>
<<La nostra storia?>>
<<Sì, la nostra storia>>
<<Ma…quindi tu sei me da vecchio? Cavolo non voglio perdere i capelli>>
<<Eh ora “da vecchio”…da grande semmai! E sui capelli lo so…è una scocciatura ma ci sto lavorando>>
Giovanni “da grande” gira lo sguardo per un secondo.
<<Gina! Ciao amica mia quanto mi sei mancata…sei bella come ti ricordavo>>
<<Gina fammi un sorriso!>> chiede con vigore Giovanni “da piccolo”; e Gina, ovviamente, sorride.
<<Allora Giò Giò questo è per te, è l’unico regalo che mi è stato permesso di portarti dal futuro>>
Giovanni “da piccolo” prende la scatolina infiocchettata di rosso dalle mani di Giovanni “da grande” e la apre, facendo seguire una smorfia di stupore: dentro c’è solo una luce bianca e intensa, di una potenza mai vista prima.
<<C-Che cos’è?>> chiede Giovanni “da piccolo” quasi con timore.
<<E’ “speranza” Giò Giò, avrei voluto tanto averne alla tua età così ho pensato fosse il regalo giusto per te>>
<<Non ne avevi alla mia età? Di “speranza”, intendo>>
<<L’avevo persa>>
<<E come? Di solito non perdo le cose io! Al massimo le rompo!>>
<<Non posso dirtelo…Ma posso dirti che piano piano tornerà>>
<<Ma…se non puoi dirmelo, come farai a raccontarmi la nostra storia?>>
<<Diciamo che non posso dirti tutto tutto, ma posso comunque dirti tante cose…da dove vuoi che parta?>>
Giovanni “da grande” fa un sorriso compiaciuto, come se conoscesse già la risposta che Giovanni “da piccolo” gli avrebbe dato.
<<Dall’inizio! Ahahah>>
E infatti…
<<Dall’inizio allora, siediti e cerca di ascoltarmi almeno oggi!>>
Giovanni “da grande” si prende cinque secondi di silenzio per ricaricare le energie emotive…sta per raccontare la storia della sua vita a Giovanni “da piccolo” e sa bene che non può sbagliare nessun dettaglio o rovinerà per sempre l’autenticità della sua vita.
<<Allora Giò Giò…a trent’anni la vita sarà un pò diversa da come te la immagineresti ora: il mondo andrà veloce ma tu sarai bravo ad andare al solito passo, nonostante molte scelte sbagliate che avrai preso di pancia>>
<<Ho detto dall’inizio!!! Non voglio già sentire queste cose noiose sulla mia vita da vecchio!>>
<<Da “grande”, stronzetto!>>
<<Come ti pare>>
<<Va bene comunque…dall’inizio. Diventerai molto bravo a fare surf>>
<<Che significa che diventerò molto bravo a fare surf? Io sono già molto bravo a fare surf!>>
<<E allora diventerai ancora più bravo!>>
<<Davvero? Più bravo di così?!?! Chissà allora il babbo come sarà contento di vedermi surfare! La mamma invece continuerà a spaventarsi ahahah>>
<<Si..beh.. sicuramente sarà contento e anche orgoglioso..>>
<<Non mi piace il tono che hai usato…>>
<<E a me non piace che mi interrompi! Dicevo si, il babbo sarà contento e orgoglioso di vederti surfare da grande, e la mamma certamente avrà sempre paura di vederti andare in acqua>>
<<Ahah lo sapevo!>> e poi <<Ti posso fare una domanda un pò personale?>>
A giovanni “da grande” gli si gela il sangue.
<<Riusciremo io e Piè e il babbo a finire Zelda?>>
Respiro di sollievo.
<<Certo, anche se in effetti ci vorrà un pò>>
Risata generale.
<<Non vedo l’ora… sono mesi che siamo bloccati al Tempio dell’Acqua>>
<<Ora però torniamo seri>> e il tono di Giovanni “da grande” si fa più serio <<devi farmi una promessa Giò Giò>>
<<Cosa dovrei prometterti?>>
<<Che non ti farai condizionare assolutamente dalle cose che sentirai da me oggi, che rimani leggero, duro e testardo come sai>>
<<mmm….okay>>
<<No, devi prometterlo!>>
<<E va bene! Prometto!>>
<<Bene… sarai un bimbo stracoccolato, straviziato e straprotetto, non approfittarne troppo>>
<<Sai già cosa vorrai fare da grande, Giò Giò?>>
<<Facile, l’Avvocato come il mio babbo>>
<<Solo per quello?>>
<<Il babbo è buono, intelligente e difende le persone in difficoltà>>
<<Ci sono tante professioni comunque che si possono fare per aiutare le persone>>
<<Tipo?>>
<<Beh questo Internet di cui si sente parlare da qualche anno aiuterà le persone a essere collegate tra di loro>>
<<A me internet fa schifo, preferisco i videogiochi, giocare alla Playstation oppure al Nintendo>>
<<Ma le due cose non si escludono mica…>>
<<Ho detto di noooo!!!!!>>
<<Va bene , va bene, Avvocato e videogamer, in effetti non è male come prospettiva>>
Giovanni “da grande”, ormai agitato a livelli altissimi e accaldato, si toglie la felpa e Giovanni “da piccolo” rimane stupito di tutti quegli scarabocchi…
<<Ma…cosa sono tutti quei disegni?>> chiede confuso.
<<Beh, questi sono appunti>>
<<Cosa?>>
<<Sono appunti, sono cose che deciderai di tenere sempre con te per ricordo>>
<<Cioè? Avrò bisogno di ricordare tutte quelle cose? Sarò uno smemorato?>>
<<Ah ah ah non te le scriverai perché sarai smemorato ma semmai per tenerle strette a te>>
<<Me li fai vedere meglio?>>
<<No…ti basta sapere che ne avrai un pò, quindi significa che avrai una vita piena>>
<<Sicuro ne avrò uno su Zelda ah ah ah!>>
<<In effetti si, questo posso dirtelo! Ah ah ah>> e poi <<dimmi una cosa Giovannino, non sei curioso di chiedermi altro?>>
<<Preferisco stare ad ascoltare, così magari finisci prima e io posso tornare a giocare>>
<<D’accordo allora: Giovanni, in questi venti anni che ci dividono vivremo degli alti e bassi, e anche quando questi bassi, sembreranno molto di più voragini, noi saremo bravi a non farci affossare e a risalire la china più forti di prima.
Ogni ferita che subiremo si cicatrizzerà, ci renderà più consapevoli, ci farà crescere.
Capiterà anche a noi di ferire le persone, anche quelle che amiamo di più, ma lo faremo sempre col cuore pesante e lo strozzo in gola, mai per il semplice gusto di farlo.
Dovrai cercare di mantenere la tua sensibilità verso gli altri, di essere buono ma mai fesso, mi raccomando.
Arriveranno certamente dei momenti in cui il colore della nostra vita sarà nero. In quei momenti Giò Giò armati di vernice bianca e pennarelli colorati, e inizia a ridipingere la tua, anzi la nostra, vita.
Non darti assolutamente colpe che non hai e non fare troppo affidamento su quelle persone che si riempiranno la bocca di belle parole ma non saranno in grado di dirti le cose come stanno guardandoti negli occhi.
Cerca di dimostrare, invece, più affetto alle persone che ti staranno vicine, anche quando sbaglieranno o quando ti sembrerà che ti stiano dando troppo addosso oppure cercheranno per te la soluzione più facile.
Non voglio venire qua dopo venti anni a dirti che la nostra sarà una vita indimenticabile e meravigliosa, non voglio mentirti. Vengo qua da te per dirti che per fortuna ci saranno anche quei momenti lì, indimenticabili e meravigliosi, in cui ti sentirai finalmente felice e riuscirai a dimenticarti del resto; vengo qua a dirti che sei un ragazzino dalla scorza dura ma dal cuore grande, e che se mi guardo indietro a ciò che ero e, quindi a ciò che sei, sono orgoglioso della strada che abbiamo fatto>>
<<Scusa posso dire una cosa?>> chiede Giovanni “da piccolo”
<<Si, certo>>
<<Io non posso credere di essere pelato da vecchio>>
<<Buon compleanno, piccolo grande stronzo!>>
<<Buon compleanno anche a te vecchio pelato>>

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